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La fitoterapia funziona davvero?

Hai mai sentito parlare dei benefici delle piante medicinali? Da sempre è la fitoterapia ad occuparsene, accompagnando gli esseri umani di tutti i tempi e di tutti i luoghi nel corso della storia.

Ma la fitoterapia funziona davvero? Scopriamolo insieme!

Fitoterapia: cos’è?

La fitoterapia, dal greco phytón (pianta) e therapeia (cura), è una delle pratiche mediche più antiche al mondo. Le prime tracce di questa pratica risalgono a migliaia di anni fa, quando i nostri antenati iniziarono a sperimentare le proprietà curative di diverse erbe e piante.

Sin dai tempi della civiltà egizia, i papiri descrivevano l’uso delle piante per curare diversi tipi di malattie. Dopodiché, prima i greci e poi i romani ereditarono questa tradizione, sviluppando cure a base vegetale. 

La storia della fitoterapia non si ferma né con il Medioevo, quando i monasteri divennero importanti centri di coltivazione e conoscenza delle erbe medicinali, né con il Rinascimento, che vide un interesse ancora più florido verso le piante, con la creazione dei primi giardini botanici.

Solo con l’avvento della medicina moderna la fitoterapia viene momentaneamente, ma solo in parte, oscurata dai nuovi farmaci di sintesi. Tuttavia, negli ultimi decenni, è tornata alla ribalta grazie al rinnovato interesse per le terapie naturali alternative alla medicina tradizionale. 

Oggi, la fitoterapia è una disciplina di medicina alternativa riconosciuta dalla scienza, grazie agli studi clinici e alla standardizzazione dei preparati vegetali di cui si occupa, e il suo obiettivo è quello di sfruttare il potere curativo delle erbe in modo sicuro ed efficace. 

Insomma, la storia della fitoterapia è un continuo intreccio tra tradizione e innovazione. Dalle antiche conoscenze tramandate oralmente, si è passati a un approccio scientifico rigoroso, che ci permette di apprezzare ancora oggi i benefici delle piante medicinali.

Fitoterapia: cosa cura?

Utilizzando piante o estratti vegetali, la fitoterapia cura e previene molteplici malattie e malesseri del corpo e della mente. 

Ma cosa rende le piante così speciali? Il loro eccezionale potere curativo è dato dalle sostanze biologicamente attive che le compongono: alcaloidi, flavonoidi, terpeni e oli essenziali, in grado di interagire con il nostro organismo a livello cellulare, producendo effetti terapeutici. 

L’ambito di applicazione della fitoterapia è vasto, infatti i composti fitoterapici possono avere proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, analgesiche, antimicrobiche e molte altre ancora. 

In particolare, tra i principali problemi di salute che si possono trattare con la fitoterapia troviamo: 

  • Problemi digestivi: la camomilla e il finocchio sono utili per calmare i disturbi gastrointestinali.
  • Malattie infettive: alcune piante hanno proprietà antivirali e antibatteriche, utili per combattere raffreddore, influenza e altre infezioni.
  • Stati infiammatori: l’arnica e la curcuma sono note per le loro proprietà antinfiammatorie.
  • Ansia e disturbi del sonno: l’ansia e l’insonnia possono essere alleviate da piante come la valeriana e la passiflora.
  • Disturbi dell’umore: l’iperico è utilizzato per trattare la depressione lieve.

La Fitoterapia funziona davvero? 

Molte persone si chiedono se la fitoterapia funziona davvero o se si tratta di una pseudoscienza inefficace. Negli ultimi anni, rispondere a questa domanda ha suscitato sempre più interesse, tant’è che diverse ricerche scientifiche si sono concentrate sullo studio dei meccanismi d’azione dei principi attivi contenuti nelle piante e sulla loro efficacia nel trattamento di diverse patologie.

Effettivamente numerosi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di alcuni preparati fitoterapici nel trattamento di specifiche condizioni, e infatti i farmaci fitoterapici riconosciuti esistono e possono essere acquistati in qualsiasi farmacia. 

Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i rimedi fitoterapici sono ugualmente efficaci e che l’efficacia può variare da persona a persona. Pertanto, per un utilizzo sicuro della fitoterapia è sempre fondamentale rivolgersi a un professionista sanitario esperto, come un fitoterapeuta o un medico specializzato in medicina naturale, in grado di valutare le tue esigenze individuali per consigliarti i rimedi più adatti.

Elenco dei farmaci fitoterapici riconosciuti

Grazie agli avanzamenti della medicina moderna, è stato possibile identificare e standardizzare alcuni medicinali fitoterapici

Questi farmaci sono sottoposti a rigorosi controlli da parte dell’AIFA (l’Agenzia Italiana del Farmaco) che ne garantisce la qualità, l’efficacia e la sicurezza, e, a differenza dei semplici prodotti erboristici, sono disponibili esclusivamente in farmacia, con o senza prescrizione medica, a seconda della loro composizione e indicazione terapeutica.

I farmaci fitoterapici riconosciuti sono l’Aloe, i Probiotici, il Propoli, la Valeriana, la Melissa officinalis, la Passiflora, l’Olio di ricino, la Ginkgo biloba e molti altri ancora. 

Per avere maggiori informazioni a riguardo è possibile consultare la pagina dell’AIFA o chiedere al proprio farmacista.

La Fitoterapia ha controindicazioni?

I farmaci fitoterapici sono piuttosto sicuri, eppure, come ogni altro tipo di trattamento, anche loro possono presentare alcune controindicazioni

La fitoterapia ha controindicazioni soprattutto per le donne in gravidanza e in periodo di allattamento, e per persone che assumono altri tipi di farmaci. È quindi fondamentale leggere attentamente le istruzioni del bugiardino e consultare il proprio medico o il farmacista di riferimento prima di iniziare qualsiasi trattamento fitoterapico.

Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali della fitoterapia, invece, questi riguardano:

  • Reazioni allergiche: alcune persone sono allergiche a determinate piante.
  • Interazioni con farmaci: alcuni fitoterapici possono interferire con l’assorbimento o l’efficacia di altri farmaci.
  • Effetti indesiderati: alcuni fitoterapici possono causare effetti collaterali lievi come nausea, vomito, diarrea o sonnolenza.

Che differenza c’è tra Omeopatia e Fitoterapia?

Omeopatia e Fitoterapia vengono spesso confuse poiché entrambe sono discipline riconosciute di medicina alternativa che utilizzano sostanze naturali per il trattamento di disturbi psicofisici. 

Ma che differenza c’è tra omeopatia e fitoterapia? La principale differenza tra omeopatia e fitoterapia è legata ai principi e alle metodologie che queste due pratiche seguono.  

L’omeopatia si basa sul principio del “similia similibus curentur” (i simili si curano con i simili). In altre parole, questo significa che una sostanza che in un individuo sano provoca determinati sintomi, se somministrata in dosi infinitesimali, può curare una malattia che presenta sintomi simili. I rimedi omeopatici sono ottenuti attraverso processi di diluizione e dinamizzazione di sostanze naturali (vegetali, animali o minerali), che ne modificano profondamente la struttura e l’energia.

La fitoterapia, invece, utilizza le proprietà terapeutiche delle piante e dei loro estratti. I principi attivi contenuti nelle piante vengono estratti e utilizzati per creare preparati (infusi, gocce, capsule) che agiscono sull’organismo in modo più diretto, sfruttando le loro proprietà farmacologiche.

La Medicina Alternativa tra vantaggi e svantaggi

La medicina alternativa riconosciuta, che, come abbiamo detto, include la fitoterapia, l’omeopatia e altre discipline come l’agopuntura, offre un approccio olistico alla salute, considerando l’individuo nella sua complessità. 

Grazie ai molteplici vantaggi della medicina alternativa, di recente, le discipline che ne fanno parte sono tornate in auge, attirando l’attenzione di un numero sempre più alto di persone in tutto il mondo. Ad esempio, tra i suoi vantaggi si possono citare:

  • Approccio personalizzato: le terapie alternative tendono a considerare la persona nella sua unicità, cercando di individuare le cause profonde dei disturbi.
  • Minor incidenza di effetti collaterali: molti rimedi naturali hanno meno effetti collaterali rispetto ai farmaci tradizionali.
  • Integrazione con la medicina convenzionale: le terapie alternative possono essere utilizzate in combinazione con la medicina tradizionale, offrendo un approccio più completo alla cura.

Tuttavia, è importante sottolineare anche gli svantaggi della medicina alternativa:

  • Scarsa evidenza scientifica: alcune terapie alternative mancano di solide basi scientifiche e di studi clinici controllati che ne dimostrino l’efficacia.
  • Rischio di autodiagnosi e automedicazione: l’uso indiscriminato di rimedi naturali può portare a ritardi nella diagnosi e nel trattamento di patologie gravi.
  • Interazioni con farmaci: alcuni rimedi naturali possono interagire con farmaci tradizionali, alterandone l’efficacia o provocando effetti indesiderati.

L’ideale è optare per un approccio integrato al benessere, che tenga conto sia della medicina convenzionale sia delle terapie alternative. Inoltre, è fondamentale consultare sempre il proprio medico curante per valutare insieme a lui le opzioni terapeutiche più adatte al proprio corpo e alla propria mente.